LA RATA DEL MUTUO TROPPO ALTA

Due alternative per fronteggiare il caro mutui: la portabilità del mutuo e l’aiuto di Stato.

L’aiuto di Stato

Dal 1° Gennaio 2009 e per tutto l’anno, in base all’art.2 comma 5 del decreto legge “anti-crisi” (Dl 185 del 29 nov. 2008 e successiva conversione), sono previste delle agevolazioni per coloro che hanno stipulato un mutuo a tasso variabile entro il 31 ottobre 2008.

Se gli interessi dovessero superare il tetto del 4% lo Stato si farà carico della parte eccedente.

La Portabilità del Mutuo (o Surrogazione)

La portabilità prevede per il mutuatario la possibilità di accordarsi con una nuova banca per avere un altro mutuo con cui estinguere quello acceso con la banca originaria, che non può opporsi; il nuovo prestito sarà garantito dalla stessa ipoteca già concessa a garanzia del mutuo originario.

I costi relativi sono minimi: all'operazione di surrogazione non si applica l'imposta sostitutiva.

La portabilità del mutuo è quindi esente da imposte. Inoltre non sono

previste commissioni bancarie.

I costi sono a carico della banca che subentra e si mantiene il diritto alla detrazione Irpef degli interessi passivi.

Come orientarsi

Basandosi sull’ipotesi realistica secondo cui nel 2009 i tassi d’interesse dei mutui rimarranno al di sopra del 4%, l’opportunità di usufruire dell’aiuto di Stato potrebbe indurre chi ha stipulato un mutuo a tasso variabile ad attendere la fine

dell’anno per un’eventuale operazione di portabilità perchè altrimenti perderebbe i benefici dell’aiuto di Stato che non viene applicato ai mutui stipulati dopo il 1° Novembre 2008 (la portabilità si basa appunto sulla stipula di un nuovo mutuo).

Per chi ha acceso un mutuo a tasso fisso la situazione è differente non essendo prevista per tale tipologia di mutuo l’agevolazione del 4 per cento.

La portabilità resta dunque un’alternativa valida per coloro che volessero negoziare con un’altra banca delle condizioni più favorevoli per il proprio mutuo.

Roberto Milano